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PROJET SUQ PERMANENT - Scénographie - Magazzini del Cotone - Mod 1 - Gênes - 2012

http://www.luca-antonucci.com/

LUCA ANTONUCCI ARCHITECTE - SCENOGRAPHE

LUCA ANTONUCCI ARCHITECTE - SCENOGRAPHE

LUCA ANTONUCCI ARCHITECTE - SCENOGRAPHE

LUCA ANTONUCCI ARCHITECTE - SCENOGRAPHE

LUCA ANTONUCCI ARCHITECTE - SCENOGRAPHE

LUCA ANTONUCCI ARCHITECTE - SCENOGRAPHE

 

IPOTESI DI PROGETTO PER UN SUQ PERMANENTE

 

MODULO 1 – EX MAGAZZINI DEL COTONE - PORTO ANTICO DI GENOVA

 

Dare vita a una micro città-mercato-casbah, sempre in bilico fra il reale e il teatrale, la felice ambiguità de Suq a Genova……………

 

Nello spazio dei Magazzini del Cotone la griglia delle colonne in ghisa mi ha suggerito la lettura dello spazio come già un potenziale mercato, nel quale le colonne diventano l’elemento conduttore del progetto, definendo e organizzando i percorsi e la suddivisione spaziale.

In tal modo le botteghe (gli "stands") sono ricavati direttamente all’interno del passo delle colonne, a loro volta collegate da archi, e raddoppiate al piano terra al fine di aumentarne il ritmo visivo, permettendo inoltre una maggiore articolazione degli spazi interni delle botteghe (chiusure, finestre, banconi ecc.).

Lungo la parete del bar e la parete in vetro dietro alla scala mobile, allo scopo di ottenere un’altra serie di botteghe, ho ricreato una serie di colonne "finte", organizzate con lo stesso passo di quelle esistenti.

Una pedana in legno costituisce la base per tutti gli stands, permettendo la stabilità delle colonne e delle pareti in legno, e creando inoltre un dislivello che penso sia necessario.

Gli stands-botteghe si affacciano sulla piazza centrale, e circoscrivono il palco.

 

L’organizzazione spaziale di questo luogo evoca cosi’ un mercato-bazar coperto, e nello stesso tempo rimanda agli spazi interni delle moschee definiti dal ritmo di archi e colonne.

Mi sono inoltre ispirato al clima delle piazze delle moschee persiane (Isfahan, Gawhar Shad), per immaginare soluzioni possibili per il palco e la sua parete di fondo. Per nascondere la scala mobile sarà necessaria una grande struttura fissa di base, lasciandosi la possibilità di fare scendere dall’alto altri elementi (fondali dipinti, teli, grande schermo per proiezioni).

 

Il "cielo" è costituito da un controsoffitto di teli leggeri (TNT esimili) disposti a catenaria, e illuminati al loro interno per creare effetti di luce diffusa e ombre.

Al primo piano le colonne di fondo suddividono spazi destinati alla lettura, al riposo, alla degustazione del thé, ed anche a sedute di massaggi, rilassamento ecc.

Ho pensato agli "stands" di questa zona un po’ come a delle alcove, e il soffitto basso accentuerà e favorirà il carattere di intimità.

 

Luca Antonucci

 

 

 

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